LC n.126/2019 Il magnesio solfato migliora gli esiti in caso di ictus?

Avendo il magnesio solfato qualche azione neuroprotettiva si è pensato di somministrarlo a pazienti con ictus acuto, subito dopo la manifestazione dell’evento, per vedere se questo farmaco era in grado di modificare gli esiti globali, gli esiti funzionali e la mortalità a 90 giorni dall’ictus, sia esso su base ischemica o emorragica. Gli studi condotti non hanno però raggiunto risultati univoci.
E’ stata quindi condotta una revisione sistematica con metanalisi che ha selezionato sette studi controllati e randomizzati che avevano coinvolto 4.347 pazienti con ictus in fase acuta randomizzati al magnesio solfato o al placebo.
A distanza di 90 giorni non c’erano differenze per quanto riguarda gli esiti globali (odds ratio: 1,05, limiti di confidenza al 95% da 0,92 a 1,19) e quelli funzionali. Anche i dati di mortalità erano sovrapponibili nei due gruppi (odds ratio: 1,10, limiti di confidenza al 95% da 0,94 a 1,29).