INTERVENTO Sono molto le virtù attribuite alla vitamina D, ma quando si approfondiscono le segnalazioni nell’ambito di studi più attendibili come disegno di ricerca si arriva spesso a smentire quanto osservato o supposto in precedenza.
L’attenzione dei ricercatori si è ora posata su due condizioni nelle quali una carenza di vitamina D sembra associarsi a un aumentato rischio di malattia: sono gli eventi cardiovascolari maggiori e il diabete di tipo 2 nell’adulto. L’ipotesi è che siccome i livelli di vitamina D sono bassi in questi pazienti la supplementazione possa ridurre il rischio di ammalarsi.
Sono stati così disegnati due studi. Il primo è una revisione sistematica con metanalisi che ha raccolto 21 studi controllati e randomizzati per un totale di 83.291 pazienti a rischio di eventi cardiovascolari trattati con la vitamina o con il placebo.
Il secondo è uno studio statunitense controllato e randomizzato che ha arruolato 2.423 soggetti in una condizione di pre diabete randomizzandoli a ricevere vitamina D oppure un placebo e valutando nel tempo la comparsa di diabete nei due gruppi.
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