Non sempre c’è un indicazione all’assunzione di un anticoagulante per bocca dopo un intervento di sostituzione della valvola aortica per via transcatetere. Uno studio europeo multicentrico ha confrontato il ricorso al rivaroxaban rispetto ai soli antiaggreganti proprio nei pazienti senza un’indicazione precisa. Milleseicentoquarantaquattro cardiopatici sottoposti all’intervento sono stati randomizzati a ricevere per i primi tre mesi post intervento rivaroxaban più acido acetilsalicilico oppure clopidogrel più rivaroxaban (doppio antiaggregante, gruppo di controllo). Lo studio è stato interrotto anzitempo per la comparsa di gravi e etti avversi nei trattati con rivaroxaban.
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