Nei pazienti anemici l’inibizione dell’interleuchina 1, citochina che influenza l’omeostasi del ferro e l’eritropoiesi, potrebbere aumentare i livelli di emoglobina. L’ipotesi è stata valutata in uno studio controllato e randomizzato internazionale, disegnato per altri scopi, su 8.683 soggetti senza anemia e 1.303 soggetti anemici, trattati con canakinumab (sottocute ogni tre mesi) o con un placebo. A distanza di 3,7 anni i pazienti all’inizio senza anemia e trattati con il farmaco avevano meno casi di anemia rispetto ai controlli (hazard ratio: 0,84, p<0,001). Nei pazienti già anemici in partenza il canakinumab aumentava i livelli di emoglobina, con valori medi di 11,3 g/l (p<0,001).
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