La lunghezza dei cateteri intravenosi periferici usati dopo un intervento chirurgico per la somministrazione delle terapie nel bambino ne condiziona la durata. In uno studio randomizzato australiano in 72 pazienti (1-17 anni) sono stati confrontati cateteri tradizionali lunghi 2,5 cm e cateteri analoghi ma lunghi otto centimetri. La probabilità di dover sostituire il catetere per un’infiltrazione di farmaci nei cinque giorni di terapia era significativamente maggiore con i cateteri più corti (66,7% rispetto a 19,4%, p=0,0001), tanto che veniva usato un solo catetere nell’80,6% dei piccoli che avevano il catetere lungo rispetto al 38,9% degli altri.
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