Tra i possibili inconvenienti di mantenere in sede un catetere venoso periferico c’è l’infezione del sito di innesto, con eventuale conseguente setticemia. Uno studio di coorte su 412.631 cateterizzazioni di vaso venoso periferico in 164.331 pazienti ha confrontato l’incidenza di tali infezioni quando il catetere veniva sostituito solo in base alla necessità clinica oppure quando veniva sostituito d’ufficio ogni 96 ore. Lo studio è stato condotto in dieci ospedali svizzeri e prevedeva tre fasi: una prima in cui tutti i cateteri erano sostituiti ogni 4 giorni, una seconda fase in cui erano sostituiti solo in caso di necessità clinica e una terza fase in cui si ritornava a sostituirli con cadenza periodica.
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