Uno studio controllato e randomizzato condotto in Cina ha confrontato l’ablazione con catetere e la terapia farmacologica nei pazienti con fibrillazione atriale, mettendo i risultati in relazione ai fattori di rischio non modificabili di recidiva e cioè la durata della fibrillazione atriale superiore all’anno, la diagnosi di fibrillazione atriale persistente o di lunga durata, l’età superiore ai 65 anni e il sesso femminile. L’esito in studio era composito e comprendeva la morte, l’ictus con successiva disabilità, il sanguinamento grave e l’arresto cardiaco. L’ablazione con catetere riduceva significativamente l’esito primario rispetto alla terapia farmacologica nei pazienti che avevano meno di tre fattori di rischio non modificabili (hazard ratio: 0,59, limiti di confidenza al 95% da 0,41 a 0,86).
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