I bifosfonati vengono ampiamente utilizzati per il trattamento dell’osteoporosi. Il trattamento con questi farmaci inibisce il normale turnover osseo inducendo apoptosi degli osteoclasti. Ciò ostacola il naturale processo di rimodellamento, prevenendo così il deterioramento della microarchitettura dell’osso. Tuttavia, l’utilizzo dei bifosfonati a lungo termine può portare a un accumulo di osso vecchio e fragile, a occlusione dei canali di Havers e infine a osteonecrosi e a formazione di sequestri ossei. È stato dimostrato che l’estrazione dentale e altre procedure odontoiatriche invasive costituiscono dei fattori di rischio per lo sviluppo di osteonecrosi delle ossa mascellari indotta da bifosfonati. Il ruolo dell’odontoiatra, di concerto con il medico, è quello di prevenire e di trattare questo evento avverso.
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