Introduzione
L’aumento della prevalenza dell’obesità a livello globale costituisce una sfida sanitaria di sempre maggior importanza, comportando oneri economici significativi per la sanità pubblica, dovuti a una serie di outcome negativi per la salute negli adulti, tra cui malattie endocrinologiche, cardiovascolari e/o respiratorie.1 Anche l’obesità infantile e adolescenziale ha rivelato la sua importanza in questo ambito della salute pubblica, con profondi effetti sul benessere psicofisico delle persone.2,3 Recenti ricerche hanno inoltre messo in luce l’impatto negativo dell’obesità nei bambini e negli adolescenti sullo sviluppo del cervello.4
L’obiettivo generale della gestione del peso è la riduzione dell’apporto energetico accompagnata da un aumento del dispendio di energia. In genere questo avviene modificando i regimi alimentari e introducendo programmi di esercizio fisico. L’obesità prolungata negli adulti e negli adolescenti è associata a una minore aderenza a questi interventi convenzionali per perdere peso, con il conseguente aumento della domanda di opzioni farmacologiche per l’avvio e il mantenimento della gestione del peso.1
Gli agonisti del recettore del peptide-1 glucagone-simile (GLP-1) hanno attirato l’attenzione per il loro potenziale terapeutico nel trattamento del diabete mellito di tipo 2 e nella riduzione del peso nei soggetti obesi e in sovrappeso. Un’ampia ricerca si è dedicata a dimostrare i meccanismi alla base della loro efficacia, con risultati incoraggianti.5
Sebbene attualmente siano molte le ricerche condotte sulla loro efficacia per ridurre sovrappeso e obesità, mancano studi che confrontino gli eventi avversi tra gli agonisti del recettore del GLP-1 disponibili. Questa revisione mira a confrontare indirettamente gli eventi avversi tra gli agonisti del recettore del GLP-1 attualmente approvati o in attesa di approvazione per il trattamento del sovrappeso o dell’obesità in popolazioni di adulti, adolescenti e bambini. La distinzione tra questi gruppi di popolazioni è importante, perché hanno caratteristiche fisiologiche e di sviluppo diverse, che possono influenzare il modo in cui i soggetti rispondono alle cure mediche, compresi i dosaggi dei farmaci, gli esami diagnostici e i protocolli di trattamento.
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