Lettera Clinica LC n.122/2019

Nr. 122 del 28/02/2019

LC n. 122/2019 - Val la pena di prolungare la terapia con gli inibitori dell’aromatasi?

Gli inibitori dell’aromatasi consentono un buon controllo in caso di tumore della mammella nelle donne in post menopausa. Di solito viene proposta una terapia quinquennale, dopo la quale il dubbio è se continuare, a fronte dei possibili effetti avversi, o se sospenderla.
In 158 centri oncologici di Canada, Irlanda e Stati Uniti è stato condotto uno studio controllato e randomizzato, in doppio cieco, volto a stabilire la durata ideale del trattamento con antiestrogeni nel cancro della mammella con positività recettoriale in donne in post menopausa. Tra settembre 2006 e gennaio 2010, 3.966 pazienti con storia di cancro in stadio I-IIIa e libere da malattia dopo cinque anni di trattamento con un inibitore dell’aromatasi o con il tamoxifene sono state assegnate a ricevere il letrozolo (2,5 mg al giorno) o il placebo per altri cinque anni. La stratificazione dei due sottogruppi ha tenuto conto dello stadio di malattia, del trattamento pregresso e del quadro osteodensitometrico.

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