Uno studio canadese ha confrontato i nati con notevole anticipo (età gestazionale <29 settimane) che erano stati sottoposti a rianimazione cardiopolmonare in sala parto con quelli nati con lo stesso anticipo ma che non avevano avuto bisogno delle procedure di rianimazione. I danni neurologici erano definiti dalla presenza di convulsioni, dal ritardo dello sviluppo motorio e del linguaggio misurato sulla scala Bayley III, da difetti dell’udito o della vista.
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