Al verificarsi di un’ischemia cerebrale si ha un aumento della concentrazione intracellulare di ioni calcio nei neuroni. Da qui l’idea di ridurne o impedirne l’aumento ricorrendo ai farmaci calcioantagonisti per migliorare gli esiti dell’ictus. Una revisione sistematica ha identificato 34 studi controllati e randomizzati per un totale di 7.731 partecipanti con un ictus in fase acuta trattati con un calcioantagonista (per lo più nimodipina, ma anche flunarizina, isradipina e nicardipina o altri) o con un placebo.
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