Cinque anni di intervallo tra un controllo e l’altro nei soggetti adulti a rischio cardiovascolare basso o intermedio possono essere troppi o pochi, tutto dipende dal rischio cardiovascolare di partenza.
Come noto c’è chiarezza su che cosa fare come prevenzione nei soggetti a rischio cardiovascolare alto, somministrando una statina. I soggetti che invece hanno un rischio basso o intermedio ogni quanto devono essere controllati per rilevare se sono passati in una categoria di rischio maggiore?
La raccomandazione corrente, di fare i controlli ogni cinque anni, è in realtà basata più sull’opinione degli esperti che su prove dalla letteratura. Uno studio britannico ha cercato di chiarire questo punto, usando i dati registrati in 6.694 partecipanti (età media 50 anni) seguiti mediamente per 22 anni.
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