Mentre è noto che in pazienti con stenosi aortica a rischio intermedio o alto di morte per un intervento chirurgico la sostituzione valvolare transcatetere ottiene i medesimi risultati dell’approccio più invasivo, poco si sa sul confronto tra i due metodi nei soggetti che sono a basso rischio chirurgico e quindi potrebbero essere sottoposti all’intervento senza troppe preoccupazioni. Uno studio internazionale ha arruolato in 71 centri 1.000 pazienti con stenosi aortica a basso rischio chirurgico randomizzati alla sostituzione valvolare transcatetere o tradizionale. A distanza di un anno, meno pazienti trattati via catetere incorrevano nell’esito primario composto da morte, ictus e riospedalizzazione (8,5% rispetto a 15,1%, p<0,001 per la non inferiorità).
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