Lettera Clinica LC n.128/2019

Nr. 128 del 30/09/2019

LC n.128/2019 Un anticorpo monoclonale può rallentare la comparsa del diabete di tipo 1?

Il teplizumab è un anticorpo monoclonale che si lega al complesso molecolare CD3 dei linfociti T. Poiché nel diabete di tipo 1, malattia autoimmune, il bersaglio dei linfociti T è costituito dalle cellule beta del pancreas, il farmaco potrebbe essere in grado di limitarne la distruzione. Uno studio statunitense, controllato verso placebo, di fase 2, ha valutato l’efficacia di un singolo ciclo di teplizumab, della durata di due settimane, nell’evitare (o ritardare) la comparsa di diabete di tipo 1 in soggetti ad alto rischio per la malattia in quanto familiari di diabetici di tipo 1. In totale sono stati arruolati 76 partecipanti, seguiti nel tempo. Il tempo mediano alla diagnosi di diabete di tipo 1 era maggiore nei trattati con il farmaco (48,4 mesi) rispetto ai controlli (24,4 mesi), mentre minore era l’incidenza della malattia (43% dei soggetti trattati rispetto a 72% dei controlli, p=0,006).

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