LC n.130/2019 Si può aggiungere un terzo farmaco agli inalatori per l’asma?

INTERVENTO Scopo della terapia dell’asma è controllarne i sintomi e le esacerbazioni; poiché l’asma è causata da un’infiammazione cronica delle vie aeree, sono elettivi i corticosteroidi per via inalatoria ai quali, per molti pazienti, è necessario aggiungere un beta2 agonista a lunga durata d’azione. L’associazione dell’antimuscarinico tiotropio a questa combinazione ha mostrato di migliorare la funzione polmonare e di ridurre le esacerbazioni dell’asma, ma finora, la necessità di due erogatori con differenti modalità d’uso limitava l’adesione alla terapia.
È attualmente in via di sviluppo un inalatore unico a formulazione extra ne, che eroga insieme il beclometasone dipropionato, il formoterolo fumarato e l’antimuscarinico glicopirronio; la micronizzazione dei principi attivi inalati permette loro di raggiungere le vie aeree più distali, che sono quelle più interessate dalla disfunzione asmatica. Hanno confrontato l’efficacia di questa triplice terapia con unico inalatore con quella della doppia inalazione tradizionale (con beclometasone e formoterolo) due studi a gruppi paralleli randomizzati, in doppio cieco, di fase 3, commissionati dalla azienda che produce il nuovo inalatore.