Lettera Clinica LC n.131/2020

Nr. 131 del 16/01/2020

LC n.131/2020 Risonanza magnetica in utero

La risonanza magnetica intrauterina rimane l’esame migliore per riconoscere anomalie cerebrali già in epoca fetale.
Un gruppo di ricercatori britannici ha valutato la capacità della risonanza magnetica di identificare i bambini che avranno un esito normale senza quindi problemi neurologici durante la crescita. Anzitutto la risonanza intrauterina in 210 partecipanti si è dimostrata più accurata della ecografia tradizionale nel rilevare le anomalie cerebrali (92% di diagnosi corrette rispetto a 67%, p<0,0001). È emersa anche una differenza nella specificità rispetto alla prognosi favorevole (69% con la risonanza e 51% con l’ecografia)
a distanza di sei mesi dalla nascita.

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