Le tecniche di riproduzione assistita potrebbero incidere sulla frequenza delle malformazioni cardiache, ma il legame sembra dovuto più al maggior numero di gravidanze gemellari indotte che non alle tecniche utilizzate. Un gruppo canadese ha condotto un’indagine retrospettiva valutando l’incidenza di difetti cardiaci nelle gravidanze naturali rispetto a quelle assistite. Sono così state arruolate 507.390 donne con una gravidanza singola o gemellare, 10.149 delle quali erano state sottoposte a tecniche di riproduzione assistita, in particolare l’iniezione intracitoplasmatica di sperma o la fertilizzazione in vitro senza iniezione intracitoplasmatica di sperma.
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