La familiarità per coronaropatie e i livelli elevati di lipoproteina(a) sono due fattori di rischio indipendenti per le malattie cardiovascolari, da tenere presenti nella valutazione del paziente. Lo sottolinea uno studio statunitense che ha considerato in due diverse coorti il ruolo svolto dalla familiarità e dai livelli elevati di lipoproteina(a).
La prima coorte, dello studio ARIC (Atherosclerosis Risk In Communities), contava 12.149 partecipanti seguiti per 21 anni. In questo periodo sono stati registrati 3.144 eventi cardiovascolari maggiori.
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