Era impensabile fino a poco tempo fa ma ora è possibile fare con un apparecchio portatile una risonanza magnetica al letto del paziente.
L’applicazione è divenuta quanto mai utile in epoca di COVID-19 perché permette di eseguire le indagini direttamente in terapia intensiva.
Negli Stati Uniti è stato condotto uno studio su 50 pazienti che avevano varie patologie (ictus ischemico o emorragico, emorragia subaracnoidea, trauma cranico, tumore cerebrale, stato confusionale da COVID-19).
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