Lettera Clinica n. 141 / 2021

Nr. 141 del 18/01/2021

LC n.141/2021 Il ferro in vena protegge dallo scompenso cardiaco?

INTERVENTO Il carbossimaltosio ferrico per via iniettiva endovenosa ha mostrato di migliorare la qualità della vita nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca cronica con deficienza di ferro (definita da una ferritina <100 μg/l, o 100-299 μg/l con una saturazione della transferrina <20%).
Uno studio multicentrico internazionale (121 siti in Europa, Sud America e Singapore) controllato e randomizzato, in doppio cieco ha confrontato gli esiti dell’infusione di carbossimaltosio ferrico (in dose adeguata all’entità della carenza) per 24 settimane con quella di un placebo in 1.132 pazienti da poco stabilizzati dopo uno scompenso cardiaco acuto, con frazione d’eiezione <50%.

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