I nati da donne che hanno avuto un’ipertensione in gravidanza sembrano avere un maggio rischio, a distanza di anni, di disturbi della funzione cognitiva. L’aumento dei valori pressori in gravidanza, oltre a comportare una maggiore mortalità perinatale, un rallentamento della crescita fetale e un maggior rischio di nascita pretermine, potrebbe anche condizionare anomalie dello sviluppo cerebrale del feto a seguito della ridotta ossigenazione e nutrimento secondaria alla perfusione placentare non più ottimale.
Questo ha indagato uno studio osservazionale svedese condotto su due coorti, una di 1.085.020 nati tra il 1987 e il 1996 (sia maschi sia femmine) e una di 285.902 uomini sottoposti alla visita di leva.
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