Non è chiaro come le statine modifichino il contenuto della placca aterosclerotica già formata. Uno studio internazionale, che ha coinvolto 13 centri in sette paesi tra cui l’Italia, si è proposto di valutare la costituzione delle placche coronariche analizzata attraverso una angio-TC e correlandone eventuali variazioni rispetto all’impiego o meno di statine.
Sono state rivalutate 2.458 scansioni di lesioni coronariche di 857 pazienti, il 64% dei quali in terapia con statine, prendendo in considerazione sei diverse tipologie di placche a crescente radiodensità: placche a bassa attenuazione, placche fibro-grasse, placche fibrose, placche a bassa densità di calcio, placche ad alta densità di calcio e placche 1K (con radiodensità molto alta).
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