INTERVENTO Nei paesi a più alto reddito, il numero delle prescrizioni di antidepressivi è molto aumentato negli ultimi decenni, soprattutto per un allungamento della durata della terapia, dovuto al timore di ricadute in caso di sospensione del farmaco. Uno studio britannico controllato e randomizzato in doppio cieco ha valutato in 150 ambulatori di base gli esiti del mantenimento o dell’interruzione del trattamento in pazienti che stavano assumendo un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina da più di due anni e si sentivano abbastanza bene da prendere in considerazione l’ipotesi di sospendere la cura. I pazienti ricevevano comunque una pillola quotidiana che poteva essere il farmaco o il placebo.
L’esito primario era la prima ricaduta di depressione nel periodo delle 52 settimane di studio; si definiva ricaduta un nuovo episodio depressivo caratterizzato da idee depressive, fatigue, deficit della concentrazione e sonno disturbato. Gli esiti secondari indagati erano la comparsa di sintomi ansiosi o fisici da astinenza, la qualità della vita e la tempistica per la cessazione.
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