NOTIZIA L’uso cronico di farmaci immunosoppressori non influenzerebbe gli esiti della COVID-19.
L’andamento della COVID-19 nei pazienti trattati con farmaci immunosoppressori non è finora noto, l’ipotesi è che la riduzione di base delle difese immunitarie, tipico in questi pazienti, possa facilitare l’azione del virus e associarsi quindi a forme più gravi di malattia, con aumento della mortalità.
STUDIO Negli Stati Uniti è stato condotto uno studio di coorte che ha riguardato 225.575 soggetti infettati da SARS-CoV-2 ricoverati in ospedale tra gennaio 2020 e giugno 2021. Le comorbosità più comuni erano la presenza di diabete (23% dei casi), di malattie polmonari (17%) e di malattie renali (13%).
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