La tubercolosi latente ha un’alta prevalenza tra i migranti e deve essere riconosciuta, poiché può portare a una TBC attiva. Ci sono però spesso problemi sia nel riconoscimento dell’infezione una volta giunti nel paese di destinazione sia nell’iniziare la terapia e nel convincere a una corretta adesione al trattamento. Una revisione sistematica ha identificato 39 articoli per un totale di 31.598 migranti con tubercolosi latente. Di questi il 69% ha correttamente iniziato la terapia antitubercolare che è stata completata dal 74% dei trattati. Se si consideravano solo i soggetti che avevano concluso l’intero periodo di trattamento sul totale dei migranti il dato rilevato era del 52%.
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