La tomosintesi mammaria digitale, che consente una ricostruzione tridimensionale della mammella partendo da immagini bidimensionali, è superiore nello screening alla mammografia digitale solo nelle donne che hanno mammelle dense e un alto rischio di cancro della mammella.
È quanto emerge da uno studio di coorte statunitense su 504.427 donne sottoposte a screening. Il numero di tumori invasivi com- parsi nell’intervallo tra un con- trollo e l’altro è risultato analogo per i due esami (0,57 per mille con la tomosintesi, 0,61 per mille con la mammografia, p=0,43). Nel 3,6% delle donne esaminate che avevano un alto rischio di cancro e mammelle dense, invece, la tomosintesi è risultata più efficace (0,27 per mille rispetto a 0,80 per mille).
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