LC n. 161 / 2023 La stimolazione magnetica transcranica serve nel Parkinson?

Un trattamento alternativo non farmacologico e non invasivo del Parkinson è la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva, in cui viene generato un campo magnetico che modifica la corteccia secondo la frequenza: la stimolazione ad alta frequenza (≥5 Hz) ha un effetto eccitatorio, mentre quella a bassa frequenza (≤1 Hz) ha un effetto inibitorio. È stata condotta una revisione sistematica che ha preso in considerazione solo studi controllati e randomizzati in cui la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva era confrontata con tecniche di simulazione in un totale di 469 pazienti. Si valutava l’effetto del trattamento sulla funzione motoria e sui sintomi depressivi.
Si è osservato un miglioramento della funzione motoria con la stimolazione magnetica rispetto al controllo (p<0,0001) e una discreta efficacia antidepressiva (p=0,004).