LC n. 162 / 2023 Tra linfomi e virus di Epstein-Barr

A parte il linfoma di Burkitt ben noto, il virus di Epstein-Barr sembra svolgere un importante ruolo anche in altre forme linfomatose. Per identificare quali sono un gruppo di ematologi di Lione ha riesaminato i dati di 756 casi di linfoma giunti alla loro osservazione nel 2020, l’89% dei quali di nuova diagnosi e l’11% di recidive, per 616 dei quali era disponibile il risultato della ricerca del DNA virale nelle cellule tumorali con un sistema di ibridazione in situ dell’RNA.
Sono state trovate tracce del virus di Epstein-Barr nel 31% dei casi di linfoma di Hodgkin classico (27 su 87 casi), nel 5% dei linfomi diffusi a grandi cellule B (12 su 223) e nel 25% dei casi di linfomi a cellule T e Natural Killer (18 su 71).
Questi ultimi erano extranodali (quattro casi) o linfomi angioimmunoblastici (14 casi).
Le forme associate significativamente con l’infezione da virus di EpsteinBarr erano quindi il linfoma di Hodgkin classico e i linfomi a cellule T e Natural killer (p<0,01).