Recentemente si è discusso su quanto la presenza di ischemia miocardica influenzi l’esito dopo una rivascolarizzazione coronarica. Ora uno studio condotto in Brasile conclude che non aggrava la prognosi a lungo termine. Per indagare al riguardo è stato condotto uno studio osservazionale retrospettivo su 2015 pazienti con un coronaropatia multivasale giunti in ospedale con o senza sintomi ischemici e sottoposti a un’angioplastica, con dati al follow up mediano di 8,7 anni. Si valutavano gli eventi cardiovascolari (mortalità globale e infarto del miocardio) a distanza di tempo. Un’ulteriore selezione dei pazienti arruolati ha consentito di considerare solo quelli per cui c’era certezza o meno di ischemia cardiaca.
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