Linee guida italiane sulla fatigue nei pazienti oncologici
Il Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha pubblicato le raccomandazioni sulla gestione della fatigue cancro-correlata frutto dell’attività di oltre due anni di un gruppo di lavoro multidisciplinare che ha coinvolto diverse società scientifiche. La fatigue si definisce come “la presenza di una sensazione soggettiva, stressante, persistente di stanchezza o spossatezza correlata al cancro o al suo trattamento, non proporzionale all’attività eseguita, che interferisce con le abituali attività e che spesso non è alleviata dal sonno o dal riposo”. È frequente (65% dei pazienti oncologici, ma probabilmente sotto riportata), esacerbata dalla chemio e dalla radioterapia, persistente, predittiva di una minore sopravvivenza.
Diverse linee guida internazionali raccomandano come interventi di prima linea quelli non farmacologici che si classificano in: attività fisica, interventi psicosociali, interventi di counselling, interventi psicoeducativi, terapie cognitivocomportamentali, mindfulness, terapie espressive di supporto, terapie complementari integrative (yoga, QiG gong, Tai Chi, massoterapia, agopuntura, terapie nutrizionali, aromaterapia).
L’analisi è stata effettuata in contesto ospedaliero, ambulatoriale o territoriale e per classi di età (pazienti comunque con più di 18 anni) e tipologia di tumore. Ecco la sintesi delle raccomandazioni:
Esercizio fisico (attività anaerobica, aerobica, esercizi di resistenza) Raccomandato in tutte le fasi del percorso diagnostico-terapeutico, è suggerito l’esercizio fisco aerobico e/o di resistenza (prove di qualità bassa). Effetto positivo provato nei sottogruppi con carcinoma della mammella, carcinoma del colon-retto e della prostata. Nessun peggioramento della fatigue nei pazienti che praticano attività fisica. Percezione positiva da parte dei pazienti.
Mindfulness Si tratta di un processo psicologico che mira a riportare l’attenzione del singolo al presente, con un approccio non giudicante, tollerante e di apertura, attraverso l’utilizzo di tecniche di meditazione. Raccomandata in tutte le fasi del percorso diagnostico-terapeutico (prove di qualità bassa). Efficacia nel breve termine fino a 2 mesi. Non ha effetti avversi.
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