LC n. 165 / 2023 Come influiscono i diversi trattamenti sul cancro della prostata?

INTERVENTO Nel decennio 1999-2009, nel Regno Unito, sono stati sottoposti al dosaggio del PSA 82.429 uomini, in 2.664 dei quali è stato successivamente diagnosticato un cancro della prostata in fase iniziale. Milleseicentoquarantatre di questi sono stati arruolati in uno studio di popolazione per valutare l’efficacia di tre diversi approcci: monitoraggio attivo, prostatectomia o radioterapia.
Il 98% dei pazienti ha completato il follow up mediano di 15 anni. Esito primario di confronto tra i trattamenti era la morte dovuta a cancro della prostata, esiti secondari erano la morte per qualsiasi causa, la comparsa di metastasi, la progressione della malattia e l’inizio della terapia di deprivazione androgenica a lungo termine.




RISULTATI La morte per carcinoma della prostata si è verificata nel 3,1% dei soggetti in monitoraggio attivo, nel 2,2% dei soggetti sottoposti a una prostatectomia e nel 2,9% dei soggetti trattati con una radioterapia (p=0,53). La morte per qualsiasi causa si è verificata con frequenza analoga nei tre gruppi in studio e non sono state emerse differenze della mortalità cancro-correlata rispetto al livello basale di PSA, allo stadio e al grado del tumore o al punteggio di stratificazione del rischio.