LC n. 166 / 2023 Il denosumab riduce il rischio di diabete di tipo 2?

Il denosumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che sopprime il riassorbimento osseo. È indicato in post menopausa contro l’osteoporosi ad alto rischio di fratture. Tra gli effetti del farmaco c’è però anche quello che porta alla riduzione significativa della dipeptidil peptidasi 4 circolante e dell’aumento del peptide-1 simile al glucagone. Potrebbe quindi svolgere un ruolo protettivo nei confronti del diabete.
Uno studio internazionale di coorte ha confrontato l’incidenza del diabete di tipo 2 in 25.339 pazienti con l’osteoporosi trattati classicamente con i bifosfonati oppure con il denosumab come farmaco per sopprimere il riassorbimento osseo. A un follow up medio di 2,2 anni, il tasso dincidenza del diabete di tipo 2 nei trattati con denosumab era di 5,7 per 1.000 anni-persona (limiti di confidenza al 95% da 4,3 a 7,3) rispetto a 8,3 per 1.000 anni-persona (limiti di confidenza al 95% da 7,4 a 9,2) negli utilizzatori di bifosfonati.