Il monitoraggio continuo della glicemia nei giovani con diabete di tipo 1 consente un miglior controllo degli episodi ipoglicemici e della chetoacidosi rispetto al monitoraggio tradizionale del glucosio ematico.
Uno studio di coorte condotto in Austria, Germania, Lussemburgo e Svizzera ha arruolato 511 giovani diabetici che controllavano la loro glicemia con uno dei due metodi. Dei 32.117 partecipanti 10.883 utilizzano il monitoraggio in continuo della glicemia, 21.234 il monitoraggio tradizionale sul sangue.
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