L’acido acetilsalicilico a basso dosaggio come prevenzione cardiovascolare in persone anziane senza malattie cardiovascolari (prevenzione primaria) non garantisce una protezione rispetto agli eventi ischemici ed espone invece a un rischio aumentato di emorragie intracraniche.
La pratica è molto diffusa, ma non c’erano dati da studi ampi che la giustificassero oltre i 70 anni d’età. Ora una ricerca australiana fornisce indicazioni al riguardo. In uno studio controllato e randomizzato sono stati arruolati 19.114 anziani (età mediana 74 anni) senza malattie cardiovascolari, assegnandoli a un trattamento preventivo con acido acetilsalicilico a basso dosaggio (100 mg al giorno) o a un placebo al fine di ridurre il rischio di ictus ischemico e di valutare la frequenza di emorragie intracraniche.
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