NOTIZIA Negli ultimi trent’anni la mortalità da artrite reumatoide è calata significativamente ma è aumentato il numero dei casi e degli anni vissuti con una disabilità.
STUDIO È questa la fotografia che emerge dall’analisi dei dati raccolti dal Global Burden of Disease Study dal 1990 al 2020 in 204 Paesi.
La malattia, pur controllata con diversi farmaci oggi disponibili, diventa col tempo invalidante e nelle forme più gravi può condurre addirittura a morte. Si stima che nel 2020 17,6 milioni di persone nel mondo avessero un’artrite reumatoide, dato che ha permesso di stabilire una prevalenza globale di 208,8 casi ogni 100.000 persone, con un incremento della prevalenza, rispetto al 1990, del 14,1%. Come noto la malattia, come tutte le malattie autoimmuni, è più frequente tra le donne, con un rapporto stimato nel 2020 di 2,45 rispetto ai maschi.
La mortalità stimata nel 2020 è stata di 0,47 per 100.000 (si calcolano 38.300 morti nel mondo) con una riduzione del 23,8% rispetto al dato stimato nel 1990.
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