LC n. 171 / 2024 Morire di COVID tra le mura di un carcere

La pandemia di COVID-19 ha colpito soprattutto le persone fragili e quelle disagiate, tra queste ci sono senza dubbio i carcerati, su cui si è concentrata l’attenzione di alcuni ricercatori. A distanza di tre anni dall’anno di esordio della pandemia, il 2020, un studio d’oltreoceano è riuscito a raccogliere i dati nazionali relativi all’andamento della malattia in 48 penitenziari statunitensi, che dimostrano come la mortalità da COVID-19 nelle carceri sia stata di gran lunga superiore a quella riscontrata nella popolazione generale.
Lo studio ha analizzato i dati di mortalità nel 2020 confrontandoli con quelli dell’anno precedente pre pandemia il 2019.
È emerso che nel volgere di un anno la mortalità tra i carcerati è aumentata del 77%. Durante la pandemia, come noto, la mortalità è aumentata anche nella popolazione generale, ma dietro le sbarre l’incremento è stato 3,4 volte superiore a quello rilevato tra le persone libere.