Il rischio di batteriemia legato al catetere in caso di infusioni endovenose da ripetere per diversi giorni sarebbe identico usando un PICC (catetere centrale con punta in prossimità della giunzione tra vena cava superiore e atrio destro, inserito perifericamente) o un midline (catetere periferico con punta a livello della vena ascellare o della succlavia). È la conclusione di uno studio controllato e randomizzato danese che ha arruolato 304 pazienti con catetere in sede tra cinque e 28 giorni (nel confronto tra i due metodi p>0,99). Il catetere midline si associava però più spesso a complicanze legate alla procedura (13,2% rispetto a 7,2% dei casi, p=0,02).
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