LC n. 176 / 2024 Profilassi antibiotica per pochi in odontoiatria

La profilassi antibiotica nei pazienti sottoposti a una procedura odontoiatrica invasiva per ridurre la probabilità di un’endocardite infettiva ha senso soltanto nei pazienti ad alto rischio, cioè quelli con una storia precedente di endocardite infettiva, con una protesi valvolare o con materiale protesico usato per riparare una valvola cardiaca, o con una cardiopatia cianotica non corretta o con una cardiopatia congenita con materiale protesico inserito nei sei mesi precedenti oppure quelli sottoposti a intervento chirurgico. Tale profilassi non avrebbe invece nessuna utilità nei pazienti a rischio moderato o basso di endocardite infettiva. È stata condotta una revisione sistematica con metanalisi che ha identificato 30 studi (caso-controllo, di coorte o serie di casi) per un totale di 1.152.345 casi di endocardite infettiva.