Lettera Clinica LC n. 176 / 2024

Nr. 176 del 18/06/2024

LC n. 176 / 2024 Sui disturbi motori del Parkinson la levodopa funziona meglio sottocute?

Uno studio multicentrico controllato e randomizzato di fase 3, condotto in 117 centri neurologici di 16 paesi, tra cui l’Italia, in 259 persone con malattia di Parkinson di media gravità ha valutato la sicurezza e l’efficacia di un’infusione sottocutanea continua 24 ore su 24 di una soluzione di levodopa-carbidopa confrontata con quella di levodopa-carbidopa per bocca a rilascio immediato per gestire le fluttuazioni motorie. Il trattamento con l’infusione sottocutanea continua si associava a una riduzione delle ore giornaliere trascorse con una discinesia disturbante (1,71 ore in più di periodi senza discinesie) rispetto alla terapia per bocca (p<0,0001), così come riduceva i momenti di fase off.

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