A lungo termine, l’eccesso di rischio di agranulocitosi da clozapina sembra piccolo in termini assoluti rispetto ai vantaggi per il paziente schizofrenico, inclusa l’aspettativa di vita. Lo suggerisce uno studio finlandese caso-controllo su 61.769 persone con schizofrenia o disturbo schizoaffettivo diagnosticate tra il 1972 e il 2014, 14.037 trattate con clozapina e 47.732 con altri antipsicotici. L’incidenza di agranulocitosi era significativamente maggiore con la clozapina (odds ratio: 36,01) ma si riduceva drasticamente oltre i sei mesi di trattamento (odds ratio: 4,38). Solo uno dei soggetti trattati con clozapina è morto a causa di un’agranulocitosi.
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