Per stabilire se sia meglio, in caso di sindrome dell’intestino irritabile, consigliare come primo approccio una dieta o una terapia con farmaci, uno studio controllato e randomizzato svedese ha arruolato 294 pazienti a seguire una dieta povera di oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili (FODMAP), oppure una dieta ottimizzata in fibre, povera di carboidrati e ricca di proteine e grassi, oppure ancora un trattamento farmacologico. Dopo un mese hanno avuto una riduzione significativa dei sintomi della malattia il 76% dei partecipanti sottoposti alla dieta FODMAP, il 71% di quelli a dieta con basso contenuto di carboidrati e il 58% di quelli trattati con i farmaci (p=0,023).
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