Lettera Clinica LC n. 183 / 2025

Nr. 183 del 13/03/2025

LC n. 183 / 2025 Abelacimab o rivaroxaban nella fibrillazione atriale?

L’abelacimab è un anticorpo monoclonale completamente umano che si lega alla forma inattiva del fattore XI e ne blocca l’attivazione, in questo modo riduce il rischio di trombosi. Per valutarne la sicurezza, è stato condotto uno studio multicentrico internazionale controllato e randomizzato che ha arruolato 1.287 pazienti con fibrillazione atriale e rischio di ictus da moderato ad alto per ricevere un’iniezione sottocutanea di abelacimab (150 mg o 90 mg una volta al mese) oppure il rivaroxaban per bocca (20 mg una volta al giorno). L’esito primario in studio erano i sanguinamenti clinicamente rilevanti.

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