Lo screening per l’osteoporosi può essere utile nel ridurre il rischio di fratture, ma l’effetto è modesto. Questa è in sintesi la conclusione di una revisione sistematica sull’argomento commissionata dalla US Preventive Services Task Force statunitense. Sono stati identificati in tutto 106 studi tra controllati e randomizzati, revisioni sistematiche e studi di coorte, che affrontavano diversi quesiti.
Lo screening dell’osteoporosi era di solito effettuato in due passaggi, il primo per definire l’entità del rischio attraverso un questionario, il Fracture Risk Assessment Tool, che in base a caratteristiche della persona e criteri clinici consente di stimare un rischio di frattura, il secondo con la mineralometria ossea computerizzata per definire il grado di densità minerale ossea.
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