Sulla base degli studi pubblicati in letteratura, si è soliti raccomandare di iniziare o mantenere un’adeguata attività fisica in gravidanza nella convinzione che ciò comporti un vantaggio sia per la madre sia per il feto. Poiché molti di questi studi hanno difetti metodologici sostanziali, un gruppo di ginecologi australiani ha condotto una revisione sistematica con metanalisi avendo l’accortezza di non prendere in considerazioni studi che non fossero di buona qualità metodologica. Al termine della selezione sono rimasti quindi solo cinque studi, dai quali non emergerebbe un vantaggio significativo dell’esercizio fisico in gravidanza né sul peso acquisito dalla madre (differenza 0,60 kg) né sulla comparsa di diabete gestazionale e di preeclampsia, sul rischio di parto cesareo o di macrosomia.
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