Un nuovo metodo per il riconoscimento più rapido dei batteri nelle emocolture potrebbe modificare l’approccio clinico in caso di infezioni del sangue, nelle quali di solito si inizia una terapia antibiotica empirica nell’attesa di avere i risultati colturali e quelli dell’antibiogramma.
In uno studio prospettico italiano sono stati raccolti 85 campioni di emocolture positive nelle quali si confrontavano i risultati applicando le metodologie attuali, che richiedono tempo prima di poter fornire i risultati, e un sistema basato sulla genomica che dovrebbe ridurre di molto i tempi di attesa. Si tratta di un sistema che partendo dal sangue che viene raccolto per l’emocoltura si basa sulla purificazione automatica delle cellule batteriche, la purificazione del DNA e il sequenziamento in tempo reale.
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