Lettera Clinica LC n. 187 / 2025

Nr. 187 del 14/07/2025

LC n. 187 / 2025 Quale anticoagulante orale preferire nel tromboembolismo venoso?

INTERVENTO Fino al 2012, il warfarin era l’unico anticoagulante orale disponibile per i pazienti con tromboembolismo venoso, successivamente sono stati approvati gli anticoagulanti orali diretti che le attuali linee guida raccomandano come trattamento anticoagulante iniziale. Ora, uno studio osservazionale di coorte statunitense offre qualche dato in più per valutare l’efficacia e la sicurezza dei diversi anticoagulanti orali impiegati nel tromboembolismo venoso. In particolare sono stati confrontati gli esiti di due anticoagulanti orali diretti (apixaban e rivaroxaban) tra loro e rispetto al warfarin in 163.593 pazienti trattati per un tromboembolismo venoso. Di questi, il 58,5% era stato trattato con l’apixaban, il 25,7% con il rivaroxaban e il 15,8% con il warfarin dopo la dimissione. L’esito primario di efficacia valutato è stato la necessità di un nuovo ricovero ospedaliero per un tromboembolismo venoso; l’esito primario di sicurezza la comparsa di sanguinamenti maggiori.


RISULTATI Si sono verificati in tutto 3.270 ricoveri per tromboembolismo venoso ricorrente e 4.229 ricoveri per eventi emorragici maggiori. Nel confronto con il warfarin sia l’apixaban (hazard ratio: 0,67, limiti di confidenza al 95% da 0,61 a 0,75) sia il rivaroxaban (hazard ratio: 0,77, limiti di confidenza al 95% da 0,69 a 0,87) comportavano un rischio minore di ricovero per tromboembolismo venoso. Nel confronto tra i due anticoagulanti diretti l’apixaban risultava il più efficace (hazard ratio: 0,87, limiti di confidenza al 95% da 0,78 a 0,96).
I pazienti trattati con apixaban avevano anche un rischio più basso di sanguinamento maggiore rispetto al warfarin (hazard ratio: 0,70, limiti di confidenza al 95% da 0,64 a 0,76) e al rivaroxaban (hazard ratio: 0,69, limiti di confidenza al 95% da 0,63 a 0,75), mentre nel confronto tra rivaroxaban e warfarin la frequenza di sanguinamenti maggiori era sovrapponibile (hazard ratio: 1,02, limiti di confidenza al 95% da 0,92 a 1,12).

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