LC n. 189 / 2025 Le morti da virus respiratorio sinciziale

La letalità del virus respiratorio sinciziale negli ultimi sessant’anni è diminuta, restando però elevata in alcuni sottogruppi di persone più fragili. Una metanalisi degli 82 focolai di infezione da RSV segnalati trail1960eil2025in25Paesiha mostrato che i tassi più alti si registrano in Europa, nelle Americhe e in Asia, soprattutto in inverno, nelle unità di terapia intensiva neonatale (30,49%), nei reparti di ematologia/ oncologia (24,39%) e nei reparti neonatali (15,85%), con l’RSV-B come genotipo più diffuso (46,88%). Le segnalazioni sono aumentate nei decenni, ma la letalità è scesa in modo rilevante dal 12,29% registrato negli anni ’90 all’1,24% dopo il 2010, con i tassi più alti tra gli anziani (9,24%).




IN PRATICA


Questi dati sottolineano l’urgenza di implementare strategie mirate di vaccinazione e trattamento per migliorare il controllo e la gestione dei focolai di RSV a livello mondiale.