LC n. 189 / 2025 Serve l’ASA nella prevenzione cardiovascolare primaria?

La prevenzione cardiovascolare primaria con acido acetilsalicilico a basso dosaggio negli anziani non è raccomandata, ma si continua a discutere sulla sua possibile efficacia, per cui sono stati condotti studi controllati e randomizzati con risultati ora disponibili anche sul lungo periodo. Uno studio condotto in Stati Uniti e Australia ha arruolato 19.114 ultrasettantenni senza malattie cardiovascolari alla partenza, assegnandoli alla somministrazione quotidiana di acido acetilsalicilico o di un placebo. Lo studio è terminato da diversi anni e ora sono disponibili anche i risultati a lungo termine. La terapia con acido acetilsalicilico non riduceva il rischio di eventi cardiovascolari maggiori (hazard ratio: 1,04, limiti di confidenza al 95% da 0,94 a 1,15), ma addirittura a distanza di oltre quattro anni dalla chiusura dello studio si associava a un aumento del rischio di eventi cardiovascolari maggiori (hazard ratio: 1,17, limiti di confidenza al 95% da 1,01 a 1,36) e, come prevedibile, a un aumento del rischio di emorragie maggiori (hazard ratio: 1,24, limti di confidenza al 95% da 1,10 a 1,39).