LC n. 190 / 2025 Aggiungere l’antiaggregante all’anticoagulante può essere utile?

INTERVENTO Nei pazienti coronaropatici che sono già stati sottoposti a una rivascolarizzazione con l’applicazione di stent viene mantenuta nel tempo una terapia con anticoagulanti orali per ridurre il rischio trombotico. È stata avanzata la proposta di aggiungere all’anticoagulante diretto la somministrazione quotidiana di una bassa dose di acido acetilsalicilico (100 mg die come nella prevenzione cardiovascolare) con l’obiettivo di ridurre ulteriormente il rischio trombotico e ridurre anche la mortalità.
Per valutare questa opzione è stato condotto in Francia uno studio controllato e randomizzato che ha arruolato 872 pazienti con una sindrome coronarica cronica, sottoposti in passato a una rivascolarizzazione con stent, ad alto rischio cardiovascolare e in terapia con un anticoagulante orale. Venivano quindi assegnati alla prosecuzione del trattamento in atto con l’aggiunta di un placebo, oppure all’aggiunta quotidiana dei 100 mg di acido acetilsalicilico. L’esito valutato era composito e comprendeva la morte, la comparsa di infarto del miocardio, di ictus, di embolismo sistemico, di un’ischemia a un arto o la necessità di una rivascolarizzazione coronarica. Si considerava, sul piano della sicurezza, anche l’incidenza dei sanguinamenti maggiori.